#IspirazioneMuseo

Un valore per la produzione creativa

Che il museo con il suo patrimonio sia fonte di ispirazione per artisti e professionisti della creatività non è cosa nuova. Dalla moda, all’architettura, al design, alla musica si attinge da sempre alla sua estetica e ai suoi contenuti nel processo di produzione, sia essa materiale o immateriale.
Ma sembrano essere ere lontane quelle in cui questa produzione si misurava davvero con la generazione di valore culturale e crescita sociale, in cui l’Italia ha saputo eccellere, per ridursi oggi, troppo spesso, a uno sterile utilizzo di repertori estetici, classici o etnografici, facilmente riproducibili e riconoscibili per un mercato che vuole essere sempre più facile e globale.

Siamo consapevoli di quanto il museo, oltre che con le sue collezioni, anche e soprattutto con il suo lavoro quotidiano di ricerca, costituisca da sempre un laboratorio di sperimentazione creativa, un dispositivo per creare il nuovo, per anticipare i tempi? Di quanto possa fungere da ispirazione a un ricercatore attento, a un operatore della creatività che scelga di porlo al centro della propria vita professionale?
L’esigenza, più che mai vitale per il museo, di intrecciare i linguaggi e creare nuova cultura e conoscenza nella complessità del mondo contemporaneo sta portando effettivamente i musei a essere piattaforme preziose per scambiare e creare valore, ambienti interconnessi e di fruttuose interazioni, indispensabili per il futuro. Tuttavia questa è una realtà ancora poco compresa e riconosciuta e sulla quale si investe ancora troppo debolmente.

I musei sono in grado di essere non solo cataloghi di forme e tipologie ornamentali o scenari suggestivi ed emozionanti per rappresentazioni esclusive. Se da un lato le firme della moda si ispirano ai repertori museali e ne traggono linfa vitale per le loro creazioni o le più famose influencer dell’imprenditoria digitale ne utilizzano la presa sui pubblici per un rilancio della propria comunicazione, dall’altro i musei sono in grado di rappresentare molto di più. Essi oggi dovrebbero ri-assumere e incarnare il loro ruolo di committenti e di produttori di nuova conoscenza, per dare finalmente la spinta propulsiva a una rinascita culturale di cui tutti sentiamo la necessità. Con la loro attitudine a capire la realtà che ci circonda, a fare da ponte e mettere in rete energie pubbliche e private, formali e informali, a connettersi in network per assicurare l’apertura e la sostenibilità necessarie, i musei acquistano oggi una forza inedita e sono al centro di una attualità che deve essere loro riconosciuta.

I Musei Civici di Reggio Emilia si sono posti in questa direzione già dal 2014 con la mostra For Inspiration Only a cura di Italo Rota che ha inaugurato l’intervento di rigenerazione dei Musei stessi la cui conclusione è prevista nel 2021. In questo percorso si inscrive il progetto di audience development #IspirazioneMuseo, mirato ad attivare la comunità dei creativi, per far emergere quelle professioni e attività che rielaborano i contenuti museali in ambiti differenti, con l’intento di generare uno spazio di azione comune puntando su una nuova relazione tra il museo e i player della creatività. Si vuole così mettere in valore il contributo specifico che il museo può offrire al mondo del lavoro e dell’economia per la società futura.

Il progetto invita i creativi, individuati nella scena nazionale e non solo, a condividere in rete la loro esperienza in una sorta di lettera aperta, raccontando il significato che ha il museo per loro come fonte di ispirazione. Le esperienze sono pubblicate in un blog inteso quale spazio permanente di incontro, scambio di idee e produzione di contenuti, che continua anche al di fuori della rete, capace di offrire opportunità inedite, non solo al museo ma anche ai creativi, di conoscenza, promozione e crescita professionale.

Gli obiettivi di fondo del progetto sono molteplici: innanzitutto comunicare il museo attraverso esperienze che si sviluppano anche al di fuori dell’ambito museale; far crescere una nuova generazione di professionisti che assumano il museo come terreno vissuto e autentico di formazione, di genesi espressiva per le più svariate arti e attività; ispirare coloro che producono e lavorano nel mondo della creatività creando un network che ne faciliti la conoscenza e lo scambio reciproco.
#IspirazioneMuseo cerca dunque il confronto con gli addetti ai lavori per co-progettare un’azione innovativa mobilitando i creativi quali testimonial del museo nella società e influencer a favore del patrimonio culturale di straordinario valore che distingue il nostro Paese nel mondo.

Alessandro Grazian


Tra le collaborazioni più fertili da citare è quella con Alessandro Grazian – musicista padovano, milanese d’adozione, attivo come cantautore, strumentista e autore di colonne sonore – invitato a portare all’interno dei Musei Civici di Reggio Emilia il suo progetto Torso Virile Colossale, una produzione raffinata e capace di fare cultura al di fuori degli schemi, tra le esperienze di eccellenza in Italia nell’ambito della divulgazione e comunicazione dell’antico.

Torso Virile Colossale in concerto al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia

Torso Virile Colossale, che deve il nome all’incontro dell’artista con una didascalia museale, nasce dalla sua passione per la storia antica e per il cinema. È un originale progetto musicale, dedicato all’epopea del cinema Peplum, che ha precorso i tempi e che si distingue per qualità e rigore. Si rivolge in particolare al pubblico dei millennials e post millennials, spettatori alla ricerca di contenuti immersivi a 360 gradi, e si basa sugli archetipi che possono risuonare anche nella nostra contemporaneità, facendo uscire la cultura del mondo antico dai circoli elitari, coniugando mito, cinema e musica, il tutto raccolto nell’album d’esordio, Che gli Dei ti proteggano. L’incontro con l’artista, la collaborazione e le performance di grande suggestione, nei Musei Civici di Reggio Emilia come in altre sedi istituzionali in Italia, l’apprezzamento di un pubblico ampio confermano il valore del progetto e l’importanza quindi di investire in un lavoro comune che possa essere di ispirazione reciproca per future produzioni.

Georgia Cantoni

Georgia Cantoni

Responsabile comunicazione, area web e nuovi media dei Musei Civici di Reggio Emilia. È Conservatore delle collezioni etnografiche dei Musei Civici di Reggio Emilia e Ispettore onorario per la Soprintendenza dei Beni Archeologici Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. È fra i curatori di “Pd’A – Pagine d’Archeologia”, rivista dei Musei Civici di Reggio Emilia e referente per i Musei Civici di Reggio Emilia del progetto Google Arts & Culture.