È in nome della sicurezza che il Museo universitario di Chieti, diretto da Luigi Capasso, ha comunicato la riapertura al pubblico del Museo il 4 luglio 2020, dopo circa quattro mesi di chiusura (9 marzo-3 luglio). Da fine maggio il personale del Museo ha iniziato a lavorare per progettare la riapertura della struttura osservando e rispettando tutte le normative delle autorità nazionali e locali per la gestione dell’emergenza Covid-19.
Le strategie per la riapertura del Museo universitario di Chieti
Sono stati realizzati nuovi percorsi di visita con apposita segnaletica direzionale. Gli accessi e le modalità di fruizione degli spazi espositivi sono stati opportunamente contingentati e il percorso è stato predefinito con entrata e uscite separate. All’ingresso della struttura è stata installata un’apposita pannellistica con tutte le norme anti Covid.
Sono stati predisposti anche tutti i dispositivi di sicurezza per tutelare la salute dei fruitori e del personale del Museo: installazione di uno schermo protettivo in plexiglass e di un termo-scanner presso la reception del Museo, igienizzanti mani, distribuzione gratuita di mascherine, compilazione di un modulo di autorizzazione all’accesso dei locali museali.

Sebbene gli effetti del lockdown abbiano generato sul territorio evidenti danni socio-economici, determinati dalla chiusura degli edifici al pubblico, l’utilizzo del digitale nell’esperienza del Museo di Chieti ha incrementato il desiderio di venire in museo dopo la sua riapertura. D’altra parte i canali virtuali, già impiegati dal Museo in tempi precedenti l’emergenza sanitaria (anche se in misura meno frequente), servono a promuovere curiosità e ad accendere interesse per future visite.
Le proposte educative
Il Museo dal mese di luglio ha proposto laboratori didattici per bambini di età compresa tra i 5-10 anni: Fossili e dinosauri (14 luglio, 4 e 10 settembre), Pesci e Orsi (23 luglio), Piccoli naturalisti (15 e 17 settembre). Sono state seguite le procedure per garantire il rispetto delle norme di sicurezza (distanziamento, uso della mascherina, prenotazione e limitazione del numero dei partecipanti). Questi appuntamenti hanno riscosso un grande entusiasmo da parte dei nostri piccoli fruitori.

Le proposte culturali
Un discreto successo di partecipazione hanno avuto anche altri eventi organizzati dal Museo:
26/27 settembre 2020: La nostra cultura tra musica e natura, in collaborazione con la Music and Art International Academy per le Giornate Europee del Patrimonio.

4 ottobre 2020: Urban Nature – Festa della Natura in città, in collaborazione con il WWF Chieti-Pescara, con la partecipazione dei Carabinieri Forestali Nucleo CITES e Reparto Biodiversità di Pescara, della Sezione Abruzzo e Molise della Societas Herpetologica Italica e delle Oasi WWF Gole del Sagittario e Lago di Penne.

4 ottobre 2020: Concerto degli Anniversari. In ricordo di Massimo De Matteis, in collaborazione con la Music & Art International Academy.
Incontri di formazione
Nel mese di settembre il consueto incontro di formazione Giocare, pensare e comunicare le scienze per i docenti di ogni ordine e grado è stato svolto in modalità on line ed ha avuto ugualmente numerose adesioni.
Indagine sui fruitori del Museo
Il pubblico ha avvertito il bisogno di un contatto più diretto con i beni conservati presso la struttura tanto che, al momento della riapertura al pubblico (luglio 2020), si è avuto un incremento del numero degli ingressi con biglietti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+16,6%).
Da gennaio a ottobre 2019 i visitatori sono stati 11.436, mentre nello stesso periodo del 2020 il totale è stato di 7.051 con una percentuale di diminuzione del 38,03%.

Proposte future
Il Museo universitario di Chieti sta lavorando per offrire esperienze di apprendimento coinvolgenti e significative mediante visite del museo e laboratori didattici a distanza; attività laboratoriali pomeridiane a tema (paleontologico, antropologico, scientifico, naturalistico) per bambini e ragazzi; attività musicali, in collaborazione con ArtEnsemble, associazione per la diffusione della cultura e dell’arte musicale.
In questo momento difficile il Museo si è confermato al servizio della comunità. La missione non cambia: valorizzare il passato per comprendere il presente e progettare il futuro.