Le scuole restano chiuse ma l’educazione scolastica non si ferma. Questo messaggio ha accompagnato nei primi mesi del 2020 la nostra vita, chiedendo al mondo della scuola uno sforzo di inventiva e innovazione e ponendo in primo piano l’utilizzo della comunicazione digitale che ha coinvolto docenti e famiglie nella didattica a distanza.
Una nuova proposta didattica
In un momento così difficile per tutti, l’Orto Botanico Angelo Rambelli e la collezione museale di Entomologia del Sistema Museale dell’Università della Tuscia sono stati stata presenti nel territorio contribuendo, in collaborazione con le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, a offrire una nuova proposta didattica attraverso l’utilizzo delle tecnologie informatiche. Questa esperienza ha consentito agli studenti di mantenere vivo l’interesse per gli ambienti naturali attraverso lezioni in modalità telematica a distanza tenute da operatori qualificati.
Durante gli incontri i ragazzi hanno avuto la possibilità di fruire di materiale didattico realizzato dal Sistema Museale di Ateneo in collaborazione con il Liceo Artistico statale Orioli di Viterbo, nell’ambito del progetto La rete dei Musei Universitari italiani per l’orientamento permanente al metodo e alla cultura scientifica, finanziato dal MIUR nel 2015.
Il materiale didattico è stato reso accessibile agli studenti delle scuole dei diversi ordini e gradi con l’obiettivo di far conoscere le interazioni tra il regno animale e quello vegetale, con riferimento al rapporto che intercorre tra insetti e piante durante l’impollinazione.
Sono state evidenziate le strategie sviluppate da entrambi per favorire un processo naturale, l’impollinazione, che è alla base della riproduzione delle piante e della loro diffusione in natura. Specifico risalto è stato dato agli aspetti co-evolutivi sviluppati da entrambi gli organismi coinvolti in questa relazione.
Necessità di nuove modalità di comunicazione
L’iniziativa è stata molto partecipata dalle scuole che hanno apprezzato l’utilizzo delle nuove modalità di comunicazione e sentito la necessità di potenziarle ricorrendo ad esempio alla realtà aumentata e virtuale. In questa direzione è necessario muoversi, per sfruttare al meglio tutti gli strumenti oggi a disposizione per una sempre più efficace e vasta diffusione del nostro patrimonio museale.