L’idea di patrimonio, come accade per la maggior parte dei concetti che creano legami sociali, acquisisce un senso e un’interpretazione in permanente aggiornamento e interpretazione con pregiudizi che denotano un grado di appartenenza o partecipazione a determinati segmenti sociali, intellettuali, tradizioni, ideologie, interessi e/o regioni. Ecco perché, e non potrebbe essere altrimenti, questo documento intende rispecchiare le prospettive e le realtà che si sono formate sulla base di esperienze e osservazioni di portata personale, locale e regionale. Il che implica che le idee qui delineate non hanno necessariamente portata e validità generalizzata, se riferiti, per esempio, ad altri territori anche se, sicuramente, non gli saranno totalmente estranee.
Un tentativo di tipologia di questa diversità di definizioni e concezioni del patrimonio è il seguente e riconosce otto varianti, ognuna con le proprie inclinazioni e basi argomentative che la sostengono e la differenziano.
Primigenia
Di antiche radici romane, relativa ai beni di proprietà privata, con diritto di godimento su scala individuale e familiare, a partire dai diritti ereditari ai quali si aggiunge l’accumulazione raggiunta dalla nuova generazione.
Monumentale
Concepisce il patrimonio come una selezione di opere prodotte nel passato a cui viene conferito un carattere eccezionale ed eccellente in una valutazione a scala mondiale. È, per esempio, la concezione che ha sostenuto le definizioni proposte nel 1972 dall’UNESCO per il patrimonio culturale da un lato e il patrimonio naturale dall’altro.
Sociale e comunitaria
Per la sua caratterizzazione, si pone l’enfasi sull’appartenenza alla comunità e sulla funzione sociale del patrimonio senza distinzione di settori all’interno della comunità. Il patrimonio, soprattutto la sua gestione, sarebbe composto da quegli spazi che una società possiede e organizza per conoscere se stessa. Questi riferimenti segnano il significato che si conferisce al patrimonio nel territorio e, di conseguenza, l’orientamento dato nella gestione patrimoniale.
Etnica o segmentata
Questa concezione postula che particolari espressioni del patrimonio appartengano al gruppo etnico i cui antenati sarebbero stati responsabili della loro creazione. I membri di questo gruppo etnico sarebbero i più qualificati per custodire, apprezzare, valorizzare e interpretare adeguatamente i beni in questione. Soprattutto a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso in America Latina, con la generalizzazione della cosiddetta politica dell’identità, l’ascrizione e il collegamento dei beni patrimoniali da parte di un gruppo etnico serve spesso come supporto argomentativo decisivo per sostenere le richieste di rivendicazioni importanti per il gruppo, come il possesso delle terre in cui questi beni sono identificati.
Confessionale/religiosa
Questa variante, anch’essa segmentata o settoriale, corrisponde ai beni rilevanti associati alle pratiche di credenza religiosa che si considerano di appartenenza delle istituzioni che, in ogni caso, guidano i loro destini. Avviene solitamente che la linea di demarcazione tra le responsabilità pubbliche e quelle private non sia molto chiara dal punto di vista della gestione patrimoniale.
Inclusiva/comprensiva
È una variante che elenca e comprende tutte le espressioni culturali di un gruppo sociale. Un esempio di ciò è il puntiglioso ed esteso dettaglio che registra il testo dell’articolo 216 della costituzione brasiliana del 1988. La principale difficoltà di questo tipo di definizione è il fatto che risulta impraticabile la protezione di tutti i beni che si elencano come di proprietà patrimoniale della popolazione del territorio in questione.
Normativa
Questa variante considera esclusivamente beni patrimoniali di una determinata giurisdizione quelli puntualmente ed espressamente dichiarati come tali da una norma di portata giuridica che, almeno nominalmente, corrisponde a un controllo politico. In questo modo la quantità e la rappresentatività in termini di diversità dei beni inclusi è sempre limitata e la lista risultante costituisce una base fattuale della cultura ufficiale. Le conseguenze giuridiche derivanti dalla gestione dei beni patrimoniali, e il livello di applicazione effettiva delle norme promulgate, sono un riflesso del grado di volontà politica in queste materie.
Funzionale
È la variante che riflette le concezioni (visioni) del presente e che dà luogo all’idea che il patrimonio di una società sia costituito da quei beni che, nel passato o nel presente, hanno potuto o possono considerarsi suscettibili di essere scelti allo scopo di realizzare una gestione patrimoniale consistente in azioni volte alla loro valorizzazione includendo una trasmissione della conoscenza degli stessi. Vale a dire che, nella selezione, non prevale necessariamente una valutazione basata su elementi storici o estetici. Questa caratterizzazione rende conto della disparità e arbitrarietà dei dispositivi che innescano i processi di attivazione patrimoniale, l’enorme diversità dei beni che possono essere identificati come patrimonio e tutto ciò che è in gioco nei loro legami con i diversi settori che compongono la cittadinanza in un territorio.
È probabile che questa enumerazione dei diversi significati attribuiti al concetto di patrimonio, già di per sé limitata alle lingue latine, conosca un maggior quantità di varianti. Tutte queste, oltre alle loro caratteristiche dinamiche e diverse, hanno in comune il fatto che il loro uso è in vigore e convivono contemporaneamente nell’attualità in diversi settori della società, ognuna con il suo proprio peso specifico e le sue sfere d’influenza che derivano dalla portata della connotazione loro attribuita.