Online i Musei dell’Università di Messina

Il nuovo portale per una visita virtuale

Alla fine dell’aprile scorso l’Università degli Studi di Messina ha aperto il portale MUniMe, Musei dell’Università di Messina.
Si tratta di un progetto cui chi scrive sta lavorando da tempo e che ha ricevuto ulteriore impulso dalla situazione emergenziale degli scorsi mesi che ha indotto l’Ateneo a condividere il prima possibile il proprio patrimonio artistico e scientifico con gli studenti, i docenti e il grande pubblico, grazie alla disponibilità dimostrata dal Rettore, Professore Salvatore Cuzzocrea.

Nonostante il disastroso terremoto del 1908 e le distruzioni della seconda Guerra Mondiale, l’Università possiede un cospicuo patrimonio, consistente in importanti collezioni di natura artistica e scientifica, collocate in diverse sedi.

Caspar van Wittel (1653-1736), Veduta del porto e della città di Messina, tempera, 1713
Il Museo dell’Ateneo di Messina

Nel Museo dell’Ateneo di Messina, curato da chi scrive, nel Palazzo del Rettorato, sono esposte al pubblico alcune di tali collezioni: la Pinacoteca che conserva dipinti significativi dal Cinquecento al Novecento, tra cui una preziosa iconostasi in stile bizantino, undici antiche vedute di Messina (una delle quali attribuita a Caspar van Wittel) e numerose opere di artisti contemporanei.

Pacecco De Rosa (1607-1656), Santa Cecilia, secondo quarto sec. XVII, olio su tela

Oltre a queste vi è la Collezione Cesare e Doris Zipelli, ricca di ceramiche italiane (delle fabbriche di Caltagirone e Castelli, tra le altre) e spagnole (secoli XVI-XIX), cui è dedicata una galleria ove è anche visibile uno scavo archeologico relativo agli antichi edifici che sorgevano nell’area ove venne riedificata l’Università dopo il 1908.

Galleria Zipelli, Vasi a smalto azzurrino, Caltagirone, sec. XVII

Inoltre la Collezione Bartolo Baldanza conta più di 100 preziose monete greche, romane e medievali, esposte nelle vetrine del grande corridoio dell’Aula Magna insieme con numerosi reperti della collezione archeologica comprendente circa 80 esemplari, tra cui due pregevoli crateri attici.

Il Museo della Fauna, il Museo Zoologico Cambrìa, l’Orto Botanico Pietro Castelli, il Museo di Storia della Farmacia del Mediterraneo

Il Museo della Fauna, curato da Filippo Spadola, espone una notevole varietà di esemplari di numerose specie e di reperti fossili; il Museo Zoologico Cambrìa, coordinato da Giuseppe Lo Paro, mostra svariati esemplari di mammiferi, rettili, volatili; l’Orto Botanico Pietro Castelli, di cui è responsabile Rosa Maria Picone, è ricco di collezioni vegetali e piante rare; il Museo di Storia della Farmacia del Mediterraneo, curato da Rita De Pasquale, accoglie un’intera farmacia storica della seconda metà dell’Ottocento.

Si tratta di collezioni che rispecchiano gli interessi scientifici e il gusto di docenti dell’Ateneo messinese. Tra loro dobbiamo ricordare anche alcuni Rettori, veri e propri mecenati, come Salvatore Pugliatti e Guglielmo Stagno d’Alcontres: proprio a Pugliatti si deve la ricca raccolta di dipinti del Novecento, con tele di artisti del calibro di Renato Guttuso, Ottone Rosai e Giovanni Omiccioli.

Ottone Rosai (1895-1957), Paesaggio, olio su tela
Il futuro dei musei

L’impegno dell’Ateneo si sta indirizzando verso la formazione di un Polo Museale che possa raccogliere le opere e i reperti più significativi per esporli al pubblico: a tal fine è stato recentemente acquisito al patrimonio universitario un prestigioso immobile che potrà ospitare le raccolte museali. La situazione presente non ci consente purtroppo di procedere rapidamente verso questo importante traguardo, ma permette comunque di diffondere un fondamentale messaggio di cultura e di impegno scientifico grazie al portale MUniMe (curato da Francesco La Rosa), mediante un tour virtuale tra opere d’arte e reperti archeologici, tra raccolte faunistiche e fossili, tra la varietà di piante dell’Orto Botanico e gli esemplari farmaceutici.

Giacomo Pace Gravina

Giacomo Pace Gravina

Delegato del Rettore al Patrimonio artistico e culturale e Archivio storico dell’Ateneo di Messina. Professore Ordinario di Storia del Diritto medievale e moderno, studia le intersezioni tra diritto e arte, con un forte impegno nel campo della promozione culturale. Autore di numerosi saggi e monografie, è componente di comitati direttivi e scientifici di riviste storico-giuridiche.