A partire dal 1992 i musei storici di Mineralogia (fondato nel 1801), Zoologia (1813), Antropologia (1881) e Paleontologia (1932) dell’Università di Napoli Federico II sono confluiti nel Centro Musei delle Scienze Naturali, una struttura fortemente voluta dai vertici dell’Ateneo.
Dopo un iniziale riallestimento delle importanti sale espositive, articolate su diverse e prestigiose sedi (Via Mezzocannone 8 e Largo San Marcellino 10) e a seguito dalla riorganizzazione e razionalizzazione delle ragguardevoli collezioni, i quattro musei scientifici furono definitivamente aperti al pubblico il 7 maggio 1994. A questi nel 2012 si aggiunse il Museo di Fisica e la denominazione del Centro assunse l’attuale configurazione di Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche.
L’ampliamento del Centro Musei
Recentemente, nel giugno 2019, il Museo di Antropologia del Centro Musei ha acquisito nuovi spazi che hanno consentito di ampliare l’allestimento con l’esposizione di ulteriori collezioni tematiche presenti nel ricco patrimonio culturale del Museo, sinora conservate nei depositi.
Nell’ambito degli ulteriori ampliamenti del Centro Musei sono iniziate le attività di valutazione per l’allestimento del Museo di Chimica che sarà ospitato nel complesso di Mezzocannone 8, dove peraltro insistono già quattro dei cinque Musei del Centro. Attualmente Il Centro Museale occupa una superficie di circa 5000 mq e custodisce oltre 160.000 reperti provenienti da tutto il mondo.
Il Centro Musei, con le iniziative intraprese nel corso dei quasi trent’anni di attività, sotto la direzione prima della Professoressa Silvana Filosa e successivamente della Professoressa Maria Rosaria Ghiara, attualmente consente a numerosi visitatori (studenti universitari, privati cittadini e in particolare scuole di diverso ordine e grado) di avvicinarsi al mondo delle Scienze Naturali, ripercorrendo l’evoluzione del pensiero scientifico e la storia delle collezioni raccolte in circa due secoli di attività nelle prestigiose sedi dell’Ateneo Federiciano.
In particolare, durante il progetto di riorganizzazione delle importanti collezioni storiche esistenti si è cercato di conciliare l’esigenza di mantenere intatta la tradizione storica consolidatasi nei lunghi anni di attività dell’Ateneo con quella di dare vita a una struttura rispondente ai criteri della moderna museologia e capace di confrontarsi con altre realtà museali, sia nazionali che internazionali.
Un patrimonio arricchito nel tempo
Il notevolissimo patrimonio museale, articolato e continuamente arricchitosi con reperti di rilevante valore storico (su tutti il prestigioso Allosaurus fragilis, aggiuntosi nel 1996 al Museo di Paleontologia) e significato collezionistico, in uno con la prestigiosa collocazione urbanistica delle sedi, ha grandissima rilevanza a livello internazionale.
Le collezioni storiche, per la loro gran parte, testimoniano l’importanza dell’opera di illustri e famosi ricercatori che hanno operato nei secoli nell’Ateneo Federiciano. Alcuni di questi conseguirono risultati di rilevante interesse nel campo delle Scienze dell’Uomo e della Natura e assursero a posizioni di prestigio nello scenario scientifico internazionale, portando lustro e onore alle scuole e istituzioni napoletane. Di tutto ciò vi è chiara e documentata evidenza nei musei del Centro.
La diffusione della cultura scientifica
Il Centro Museale ha assunto competenze e visibilità via via crescenti che consentono attualmente di individuarlo quale istituzione di riferimento in ambito cittadino e nazionale – vista la sua già richiamata unicità nel coniugare collezioni scientifiche storiche e patrimonio architettonico – per la diffusione e la disseminazione della cultura scientifica.
Inoltre il Centro Musei opera attivamente a servizio della comunità locale, soprattutto nell’ambito della cosiddetta Terza Missione universitaria (applicazione diretta, valorizzazione e impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società), promuovendo convegni, seminari e attività rivolte alle scuole di diverso ordine e grado, attraverso visite guidate, esperienze di laboratorio, mostre e allestimenti temporanei sia su tematiche scientifiche che artistiche.
Non va dimenticato anche l’impegno del Centro nell’ambito della ricerca scientifica, in particolare sullo studio delle collezioni con moderne tecnologie e tecniche analitiche. Sono attivi numerosi protocolli d’intesa con diversi dipartimenti universitari e Istituti del CNR, che hanno consentito al personale afferente ai Musei di realizzare numerose pubblicazioni scientifiche.